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01 Distribution
Valeria, giovane segretaria di un produttore cinematografico, vive sullo stesso pianerottolo della madre, Amalia, donna eccentrica e nevrotica, e scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, Alessandro. Un giorno, Valeria riceve in regalo da uno sconosciuto, un poliziotto in pensione, la trama di un film. Ma quel plot è pericoloso, "la storia senza nome" racconta infatti il misterioso furto, avvenuto a Palermo nel 1969, di un celebre quadro di Caravaggio, la Natività. Da quel momento, la sceneggiatrice si trova immersa in un meccanismo implacabile e rocambolesco.
«Una storia senza nome è un film sul cinema, un atto di fede, ironico e paradossale, sulle sue capacità di investigare la realtà e di trascenderla. Si è sempre sostenuto che l’immaginazione, anche la più potente e visionaria, paghi il prezzo di un’impotenza a priori: l’impossibilità di provocare effetti reali. Il mio film, in modo giocoso, e mi auguro divertente, mostra il contrario. Mi faceva piacere, in un momento in cui il cinema appare più fragile e marginale, raccontare una storia al cui centro ci fosse un film e il suo misterioso, imprescindibile, legame con la realtà».
Roberto Andò (Palermo, 1959), dopo aver seguito studi filosofici, collabora come assistente alla regia con Francesco Rosi e Federico Fellini, in seguito con Michael Cimino e Francis Ford Coppola. Dal 1980, alterna regie teatrali e cinematografiche. Fra i suoi spettacoli: La Foresta - radice-labirinto, La sabbia del sonno, Le esequie della Luna, La madre invita a comer, Mittersill 101. Nel 1994 firma insieme a Daniele Abbado e Nicola Sani, l’opera multimediale Frammenti sull’Apocalisse, interpretata da Moni Ovadia presso il Festival RomaEuropa. Con Moni Ovadia stringe un intenso sodalizio artistico che condurrà a due opere di grande successo: Diario ironico dall’esilio e Il caso Kafka. Nel 1995 presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario Diario senza date. Cinque anni dopo, realizza l’opera prima Il manoscritto del Principe, molto apprezzata dalla critica e presentata in vari festival internazionali dove ottiene numerosi riconoscimenti. Nel 2004 Sotto falso nome è selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes. Nel 2006 dirige Viaggio segreto presentato alla Festa del Cinema di Roma. A distanza di sei anni pubblica il suo primo romanzo Il trono vuoto. Dal libro, nel 2013, trae il film Viva la libertà, che riscuote un grande successo di pubblico e di critica. Nel 2016 esce Le confessioni. Quest’anno presenta alla Mostra di Venezia, fuori concorso, Una storia senza nome.
03/12/2018 h 21:00: IULM 6 - Auditorium introduce il film lo sceneggiatore Angelo Pasquini preceduto da PREMIO GIORGIO SCERBANENCO Premiazione del vicitore 2018